Ford comunica che entro il 2026 tutti i modelli avranno una versione brida plug-in oppure elettrica ed entro il 2030 produrrà per Europa e UK solo auto elettriche.
Testate giornalistiche pubblicano a grandi lettere “svolta green”. Parliamone.
Il problema dell’auto elettriche si trova all’interno, nelle batterie e si chiama litio. Minerale presente in pochi siti geografici al mondo, destinato ad esaurire e con elevati costi di lavorazione. Roskill, colosso dell’analisi e monitoraggio del mercato minerale afferma che la domanda di litio, viste le spinte governative e gli incentivi economici, è destinata a salire con relativi aumenti di emissioni di CO2 causati dall’estrazione, trasporto e lavorazione del minerale. Questo boom di produzione di auto elettriche causerebbe in 4 anni la triplicazione di emissioni di CO2.
Sarebbe questa la svolta green di cui stiamo parlando? Perché non è solo Ford, ma anche tutti gli altri produttori di auto elettriche (a parte Porsche che rilancia il carburante sintetico ideato da Bosh) e Itavolt che aprirà una Gigafactory in italia per la produzione di auto elettriche.
Investite in ricerca legata al riutilizzo di queste batterie, investite in ricerca legata a una mobilità sociale a grande spettro, investite nella sensibilizzazione sul ciclo di vita dei prodotti, investite sulla regolamentazione della obsolescenza programmata . Parliamo del futuro del pianeta, per una volta non pensiamo al business e all’ego imprenditoriale.