Entro il 2030 il pesce allevato rappresenterà il 60% dell’offerta sul mercato.
Questa situazione legata agli allevamenti intensivi è pericolosa, non solo perché si tratta di una gestione non etica delle risorse, ma anche perché è dannoso per la fauna marina e per la salute dell’uomo visti i veleni che buttano dentro le vasche per depurare l’acqua e rendere il pesce più “grosso”, inoltre è una scelta che mette in grave pericolo le specie selvagge.
In 65 anni siamo passati da 18 milioni di tonnellate a 104 milioni di pesce allevato. Stiamo fagocitando il nostro stesso pianeta.